SCIENZA DELLE FINANZE (6c)

(Prof. U. Piacentini lett. A-K. ;Prof.  N. Sartor lett. L-Z)

 

Obiettivi

Il corso vuole mettere in grado gli studenti di capire e interpretare i principali fenomeni finanziari ed economici pubblici, con particolare riferimento alla situazione italiana. Enfasi verrà posta nel distinguere le teorie normative da quelle positive. Il corso è articolato in due parti: la prima è dedicata allo studio delle ragioni che giustificano l’intervento pubblico in economia; la seconda è dedicata alla teoria dell’imposta e alle questioni del decentramento finanziario.

 

Programma

I parte

-          La funzione allocativa, redistributiva e di stabilizzazione del reddito

-          Lo Stato “cooperativo” e l’intervento pubblico a correzione dei “fallimenti di mercato”

-          lo Stato “paternalista”, lo Stato “monopolista imperfetto” e i “beni meritori”.

-          La sicurezza sociale (pensioni, sanità, tutela della povertà)

-          Processi e regole di decisione collettiva

 

II parte

-          Il finanziamento della spesa pubblica: tasse, imposte, debito pubblico

-          I principi generali della tassazione: equità ed efficienza

-          La scelta dell’imposta, la determinazione della base imponibile, la graduazione delle aliquote

-          Gli effetti economici delle imposte in relazione alle diverse forme di mercato

-          La finanza decentrata

 

 

Libri di testo

P. Bosi (a cura di), Corso di Scienza delle finanze, Bologna, Il Mulino, seconda edizione, 2000, Capp. I, II (esclusi paragrafi 1.2, 1.3, 2.4, 3 e l’Appendice), IV (esclusi i paragrafi 5, 6 e l’Appendice), da V a VII.

Alcuni argomenti trovano approfondimento nella bibliografia segnalata a lezione e nei corsi di Economia pubblica e di Economia e finanza della sicurezza sociale.