Storia e teoria della mobilità sociale (2009/2010)

Corso disattivato

Codice insegnamento
4S00520
Docente
Maurizio Pegrari
Coordinatore
Maurizio Pegrari
crediti
5
Settore disciplinare
SECS-P/12 - STORIA ECONOMICA
Lingua di erogazione
Italiano
Sede
VERONA
Periodo
secondo semestre dal 22-feb-2010 al 22-mag-2010.

Orario lezioni

Obiettivi formativi

Acquisizione da parte degli studenti della consapevolezza che le trasformazioni avvenute nella società contemporanea affondano le proprie radici in epoche anche assai lontane.
Nella storia socio-economica italiana la formazione dei distretti industriali rappresenta un’interessante tipologia di mobilità sociale ed economica, risultato di una tradizione civica plurisecolare.
Il “focus” del corso riguarda l’analisi della modalità con le quali le “varie” Italie si sono progressivamente articolate in un compiuto sistema distrettuale, alla base del quale rimane, fondamentale, la capacità di cooperazione sociale e produttiva, sostenuta da una diffusa propensione alla mobilità sociale. In particolare, sarà preso in considerazione, sulla base dello sviluppo economico italiano del secondo dopoguerra, le forme della mobilità intergenerazionale legate alla diffusione dei distretti industriali.

Programma

CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN MARKETING E COMUNICAZIONE
Storia e teoria della mobilità sociale
PROF. MAURIZIO PEGRARI
Anno accademico 2009-2010
5 crediti

Obiettivi
Acquisizione da parte degli studenti della consapevolezza che le trasformazioni avvenute nella società contemporanea affondano le proprie radici in epoche anche assai lontane.
Programma
Nella storia socio-economica italiana la formazione dei distretti industriali rappresenta un’interessante tipologia di mobilità sociale ed economica, risultato di una tradizione civica plurisecolare.
Il “focus” del corso riguarda l’analisi della modalità con le quali le “varie” Italie si sono progressivamente articolate in un compiuto sistema distrettuale, alla base del quale rimane, fondamentale, la capacità di cooperazione sociale e produttiva, sostenuta da una diffusa propensione alla mobilità sociale. In particolare, sarà preso in considerazione, sulla base dello sviluppo economico italiano del secondo dopoguerra, le forme della mobilità intergenerazionale legate alla diffusione dei distretti industriali.
I temi affrontati saranno i seguenti:
1. Tradizioni civiche, cooperazione e solidarietà nell’Italia moderna e contemporanea;
2. Modernizzazione e mobilità sociale;
3. L’economia italiana nel secondo dopoguerra: la mobilità intergenerazionale;
4. Capitale sociale, reciprocità e fiducia;
5. I distretti industriali: la lezione della storia.



Libri di testo
Per i frequentanti:
Appunti delle lezioni
R.D. Putnam, La tradizione civica nelle Regioni italiane, Milano, Mondadori, 1997, capp. V e VI;
S. Brusco . S. Paba, Per una storia dei distretti industriali italiani dal secondo dopoguerra agli anni novanta, in F. Barca, a cura di, Storia del capitalismo italiano dal dopoguerra ad oggi, Roma, Donzelli, 1997, pp. 265-333;
A. Bagnasco, Tracce di comunità, Bologna, il Mulino, 1999, capp. IV, V, VI;
G. Becattini, Il calabrone Italia, Bologna, il Mulino, 2007, capp. III, VI, VII.

Per i non frequentanti
G. Becattini, Il calabrone Italia, Bologna, il Mulino, 2007.

Modalità d'esame

Esame orale teso ad accertare , oltre la conoscenza completa del programma, le capacità argomentative e l’utilizzo di un appropriato lessico socio-economico da parte del candidato.

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