Il corso si propone in particolare modo di sviluppare maggiore sensibilità nel considerare lo sviluppo economico come una questione complessa, non certamente legata solo alla crescita economica (quantita-tiva), ma come il risultato di un insieme di fattori, in senso lato culturali, prevalentemente extraeconomi-ci (storici, demografici, geografici, tecnologici, religiosi, etici, etc.). A tal fine il corso si propone di offri-re alcune chiavi di lettura basate sulla letteratura economica e storico economica più recente.
1. Definizione del concetto di sviluppo economico e di crescita economica. Lo sviluppo economi-co come fatto culturale. Da J. Huizinga a Robert J. Barro.
2. La produzione di ricchezza e la ricerca della vita eterna nel Medioevo. L’organizzazione sociale ed economica conseguente.
3. Utopia e organizzazione sociale: alcuni casi rilevanti tra ‘800 e 900. Il comunismo sovietico e negli altri paesi: un esperimento chiuso?
4. Il ruolo delle istituzioni economiche e politiche inclusive quali determinanti la crescita economi-ca delle nazioni (Gran Bretagna, Usa, Giappone Europa occidentale).
5. Il ruolo delle istituzioni economiche e politiche estrattive quali determinanti il fallimento e la stagnazione delle nazioni (Messico, Russia, Cina).
6. Sviluppo di civiltà e cultura: alcuni esempi paradigmatici in area sudamericana.
7. Lo sviluppo economico dei paesi orientali. I modelli di Cina, Giappone e Corea.
8. I valori borghesi, da Sombart a McCloskey.
9. Il modello di sviluppo industriale veronese e quello del resto del Veneto. Principali differenze nello sviluppo economico regionale italiano.
10. Il modello di sviluppo economico delle PMI e sue conseguenze sul territorio e gli investimenti
11. I problemi ambientali della crescita economica. Le teorie sulla decrescita. Sostenibilità ed equili-brio economico.
TESTI DI RIFERIMENTO:
D. Acemoglu, J. Robinson, Perché le nazioni falliscono. Alle origini di prosperità, potenza e povertà, Milano, Il Saggiatore, 2013.
M. De Cecco, L’economia di Lucignolo, opportunità e vincoli dello sviluppo italiano, Roma, Donzelli, 2000
J. Cohen e G. Federico, Lo sviluppo economico italiano 1820-1960, Bologna, Il Mulino, 2001.
E. Felice, Ascesa e declino. Storia economica d’Italia, Bologna, Il Mulino, 2015 (capitoli da concordare col docente).
J. Huizinga, La crisi della civiltà, Pgreco edizioni, 2012
D.N. McCloskey, I vizi degli economisti, le virtù della borghesia, IBL Libri, 2014.
T. Piketty, Il capitale nel XX secolo, Milano, Bompiani, 2014.
G. Roverato, L’industria nel Veneto: storia economica di un caso regionale, Padova, Esedra, 1996
J. Schumpeter, Teoria dello Sviluppo Economico, Milano, Rizzoli Etas, 2002
G. Toniolo, L’Italia e l’economia mondiale dall’Unità a oggi, Venezia, Marsili, 2013.
L’esame si svolge in forma orale. Gli studenti sono tenuti a preparare due testi tra quelli porposti dopo averli concordati con il docente e a produrre un breve paper di approfondimento della lunghezza mini-ma di 40.000 caratteri (spazi inclusi) su un tema di loro interesse tra quelli trattati a lezione, concordan-doli con il docente.
Il voto finale risulta così composto: 65% prova orale; 25% esercitazione scritta svolta durante il corso; 10% valutazione del docente della partecipazione alla discussione su temi oggetto del corso sulla piatta-forma e-learning.
Gli studenti non frequentanti devono concordare il programma con il docente.